Rock, chi vende e chi no: tra i ricchissimi c’è qualche sorpresa

La quotatissima rivista economica americana Forbes ha reso nota la classifica rock degli artisti più ricchi della storia dopo la cessione del loro catalogo artistico

I dischi si vendono meno, ma i cataloghi vanno fortissimo e si pagano a peso d’oro, questa la Top 5 delle rock band più ricche della storia.

Taylor Swift incassera 55 milioni di dollari solo negli USA
Taylor Swift incassera 55 milioni di dollari solo negli USA – Credits Taylor Swift Official (VelvetMusic.it)

Il panorama della musica internazionale è completamente cambiato nel corso degli ultimi anni. Si è passati in modo repentino dai supporti analogici, a quelli digitali, allo streaming. E i CD, che non più di trent’anni fa avevano soppiantato completamente il mercato dei vinili, sono da considerare qualcosa di preistorico.

Rock, come cambia il mercato

Al punto che oggi l’idea di vendere un disco è sicuramente anacronistica rispetto a quello che è il business delle pubblicazioni musicali e discografiche. Oggi i soldi si fanno sui social, con le suonerie, coi tormentoni legati ai video e le pubblicità. E alle rock band più quotate che hanno un repertorio immenso, ma che sempre più difficilmente calcano un palco, non resta altro che vendere appeso d’oro il proprio catalogo artistico.

Il business è cedere i diritti delle proprie opere d’arte. E dunque royalties su esecuzione, nuove pubblicazioni, marchi. Le band vendono tutto il pacchetto. E monetizzano a peso d’oro. Uno dei primi che intuì questo genere di business fu Michael Jackson. Che prima decise di comprare i diritti niente meno che del catalogo dei Beatles per poi rivenderlo a peso d’oro al colosso Sony.

Tra gli ultimi ad assumere questa scelta, accettata con una certa difficoltà da artisti che per 30-40 anni hanno cercato di difendere strenuamente il proprio patrimonio musicale, sono stati i leggendari The Doors, anche loro convinti a cedere tutto il proprio archivio discografico a una major company digitale per la redistribuzione del proprio patrimonio discografico.

La Top 5 dei diritti del rock

In tutto questo l’autorevole rivista americana Forbes ha diffuso la classifica dei musicisti di maggior successo nella storia del rock sulla base di quelle che sono state le cessioni dei cataloghi musicali più importanti di questi ultimi anni.

Se tra i musicisti individuali e indipendenti spicca Bob Dylan, che ha venduto il proprio catalogo a quasi mezzo miliardo di dollari, non da meno è Bruce Springsteen anche lui convinto accedere quasi tutto il proprio lavoro discografico di oltre cinquant’anni di carriera per una cifra vicina ai 300 milioni di dollari. Ma la Top 5 delle classifiche assolute di queste ultime delle settimane vede al centro della scena una band che solo lo scorso anno ha suonato il proprio concerto d’addio, i Genesis.

Phil Collins durante il suo ultimo show con i Genesis, novembre 2021
Phil Collins durante il suo ultimo show con i Genesis, novembre 2021 – Credit ANSA (velvetmusic.it)

Stando a quanto riporta Forbes l’accordo tra la band inglese e la Concord Music Group siglato il settembre scorso vale la bellezza di 230 milioni di dollari. Ed è una cifra straordinaria. Perché riguarda soltanto gli album realizzati da Phil Collins, Mike Rutherford e Tony Banks senza contare dunque i dischi realizzati con Peter Gabriel, da poco tornato in attività e che si appresta a un tour trionfale anche nel nostro paese.

Taylor vende, Beyoncé no…

Alle spalle dei Genesis – che con poche date del loro ultimo tour d’addio hanno guadagnato 27 milioni di dollari – con poco meno di 300 milioni di dollari, c’è Sting, 17 Grammy in carriera. Anche qui diritti rigorosamente separati tra quelli del bassista e quelli degli ex componenti dei Police, Andy Summers e Stewart Copeland.

Molto più in basso sorprendentemente i Rolling Stones con un tesoretto da 135 milioni di dollari. Mentre la regina delle popstar più attuali, Taylor Swift ha già superato i 100 milioni di dollari a soli 33 anni.

In tutto questo, però, c’è anche chi preferisce accumulare e non ha alcuna intenzione di vendere. Corteggiatissima dalle grandi compagnie di distribuzione e per esempio Beyoncé, reduce dal successo dei Grammy e dei Brit Awards. La cantante, che si appresta a tornare in tour dopo l’incredibile show a sorpresa tenuto pochi giorni fa a Dubai, avrebbe ricevuto un’offerta da capogiro per il catalogo della propria produzione individuale, si parla di oltre mezzo miliardo di dollari. Avrebbe rifiutato…

 

Impostazioni privacy