Travis Scott al Circo Massimo: si indaga su alcune intossicazioni

Una sessantina di persone sono rimaste intossicate nel corso del concerto di Travis Scott al Circo Massimo di lunedì scorso

Ha avuto un seguito con una vera e propria indagine di polizia il grandioso concerto di Travis Scott realizzato lunedì scorso al Circo Massimo di Roma per la presentazione del suo nuovo disco Utopia.

Oltre 60mila persone hanno assistito a quello che è stato senza dubbio uno degli eventi più clamorosi e importanti dell’anno in Italia. Non solo per il gran numero di spettatori presenti ma anche per la presenza sul palco, fuori programma, di una superstar di livello assoluto come Kanye West e perché lo show è andato in streaming e, a conti fatti, sembra essere uno degli eventi musicali di maggiore successo di sempre.

Travis Scott, cosa è successo tra il pubblico

Stando a quanto confermato da parte delle autorità di pubblica sicurezza, almeno una sessantina di persone sarebbero rimaste intossicate durante il concerto. A provocare l’intossicazione potrebbero essere stati degli spray tossici al peperoncino, simili a quelli utilizzati per autodifesa e in vendita regolarmente sia on line che presso molti negozi specializzati. La polizia avrebbe individuato alcune di queste bombolette a terra, subito dopo la fine del concerto, e le avrebbe sequestrate.

L'impressionante vista dall'alto del concerto di Travis Scott
L’impressionante vista dall’alto del concerto di Travis Scott – Credits Travis Scott Official Press (VelvetMusic.it)

Sono normali spray, sembrano inalatori simili a quelli utilizzati dalle persone che soffrono di asma. In realtà contengono vapori tossici fortemente irritanti.

Quando vengono spruzzati sul naso o sugli occhi possono provocare una fortissima irritazione, che peggiora in caso di sfregamento. Nei casi più gravi si verificano attacchi di forte irritazione agli occhi, alle delicate mucose del naso, delle labbra e della bocca. Le persone più sensibili faticano a tenere gli occhi aperte, lacrimano, alcuni non riescono a respirare regolarmente e finiscono per andare in affanno.

Sessanta intossicati…

Si era già scritto molto di questa pericolosissima pratica che nulla ha a che fare con la sicurezza personale e nemmeno con il materiale che è consentito portare ai concerti. Anzi… Sono proprio questi strumenti che di solito il personale addetto ai controlli all’ingresso degli spettacoli dovrebbero provvedere a intercettare tempestivamente. Sequestrandoli.

Quindi qualcosa nella macchina organizzativa dell’accesso all’evento non ha funzionato a dovere. Nonostante i controlli personali, i metal detector e molto altro. Il paradosso è che vengono sequestrate le bottiglie d’acqua. Tutte quante, i caricatori dei telefoni cellulare: che possono essere considerati dei potenziali proiettili, delle armi da offesa. Ma poi passano oggetti del genere che di sicuro servono a stordire potenziali vittime che nella calca, in preda all’irritazione provocata dallo spray, si ritrovano con le tasche ripulite da portafogli, contanti, telefonini.

Della vicenda si è occupato con un approfondimento Notizie.com che ha riportato in esclusiva numerose voci  tra gli intossicati e alcuni dei soccorritori… Dichiarazioni che evidenziano come la questione abbia assunto momenti di grande preoccupazione e toni che potevano essere drammatici.

Dell’indagine si stanno occupando gli agenti della polizia del commissariato Trevi e Celio che tenteranno di individuare un potenziale responsabile: cosa non facile.

L'abbraccio tra Travis Scott e Kanye West
L’abbraccio tra Travis Scott e Kanye West

Sessanta persone intossicate non sono poche: la maggior parte di queste ha fatto ricorso alle cure del pronto intervento allestito al Circo Massimo da Croce Rossa e pubbliche assistenze. Nessuna conseguenza particolarmente grave.

Il precedente drammatico del 2018 a Cordinaldo

Ma non si può dimenticare che in passato questi stessi spray sono stati utilizzati in diversi altri concerti che hanno provocato feriti e intossicati.

Con un caso drammatico molto più drammatico degli altri: quello della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in, provincia di Ancona, dove l’8 dicembre del 2018 sei persone sono rimaste uccise e altre 59 ferite nella calca di una serata del rapper Sfera Ebbasta. Un incidente provocato non solo dalla calca delle troppe persone presenti, secondo le indagini oltre 1400 a dispetto del fatto che la capienza massima autorizzata fosse di 469 persone.

Le indagini avevano evidenziato che l’incidente che scatenò il panico nacque proprio dall’utilizzo di uno spray al peperoncino, utilizzato da alcuni ragazzi presenti allo show per effettuare rapine e taccheggio. Sei le persone condannate, tutti giovanissimi, da un minimo di 10 anni e nove mesi a un massimo di 12 anni e mezzo. Le vittime, cinque minorenni oltre a una donna di 39 anni che aveva accompagnato al concerto la figlia di 11 anni, sono morte per asfissia e traumi da schiacciamento.

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