Michael Jackson, l’acquisto più folle: si comprò il rapper che lo bullizzava

Nel corso degli ultimi anni si è parlato moltissimo dell’acquisto di cataloghi musicali ma pochi sanno che uno dei precursori, anche in questo, fu Michael Jackson

In questi giorni si parla con sempre maggiore insistenza di business legato al mondo delle pubblicazioni musicali.

Michael Jackson alla presentazione del suo ultimo live, mai andato in scena
Michael Jackson alla presentazione del suo ultimo live, mai andato in scena – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

È recente la notizia di una clamorosa trattativa per la cessione del catalogo dei Queen a una major discografica. Pochi giorni fa due componenti dei The Doors hanno annunciato la cessione delle loro quote di un catalogo miliionario. Si parla di investimenti superiori al miliardo di dollari. Ma non molti sanno che questo genere di pratica ha avuto un precursore d’eccezione: Michael Jackson.

Michael Jackson e la corsa ai diritti

Jackson aveva un fiuto straordinario non solo nell’intuire trend musicali e mode sulle quali costruiva i suoi album ma anche nell’individuare business assolutamente atipici per un musicista. Investì moltissimi soldi nell’acquisto di gran parte dei diritti che appartenevano nientemeno che ai Beatles. Era il 1985.

Li conservò per molti anni convinto di realizzarne un disco prima o poi. Ma alla fine le sue condizioni finanziarie lo costrinsero a vendere alla Sony, che inserì questa property in un pacchetto miliardario che riguardava anche le sue pubblicazioni. Ovviamente ci guadagnò comunque un sacco di soldi.

I diritti di Elvis Presley

Molti suoi biografi sostengono che il suo matrimonio con Lisa Marie Presley, la figlia del re del rock scomparsa all’inizio di quest’anno, fosse in realtà un altro business. Jackson voleva i diritti anche sulle canzoni di Elvis. Ma il matrimonio si concluse male e senza figli. Anche Lisa Marie – come lui – è morta tragicamente.

Insomma, Michael Jackson acquistava tanto. E non solo per investimento, ma perché era convinto che quei diritti musicali prima o poi gli avrebbero consentito di incidere dischi memorabili. Jackson che canta i Beatles, o Elvis… Sarebbe stato un successo epocale. Ma il re del pop, semplicemente, non fece in tempo.

Tutte le property di Michael Jackson sono state monetizzate dai suoi eredi. E hanno colmato con gli interessi i suoi debiti. Oggi la sua fondazione è straricca… e continua a guadagnare, paradossalmente più dopo la sua morte rispetto a quando era in vita.

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Michael Jackson, aveva speso quasi un miliardo di dollari in cataloghi musicali – Credit ANSA (VelvetMusic)- Credit ANSA (VelvetMusic)

Il dissing di Eminem

Ma c’è un acquisto che più di ogni altro merita di essere sottolineato, perché per una volta Jackson decise di agire più per senso di sfida, e dunque di istinto. Accadde nei primi anni 2000. L’uomo del momento in quel periodo era Eminem, i cui testi affondavano una dopo l’altra tutte le stelle del pop.

Eminem prese in giro con un dissing feroce chiunque. Britney Spears, Christina Aguilera, Moby, persino Fred Durst, un suo amico.

Jackson non era un’eccezione: in Just Lose It Eminem si scaglia contro MJ con un testo micidiale: “Papà ha una borsa di giocattoli nuova di zecca, cos’altro potrei fare per fare rumore? Ho toccato tutto tranne i ragazzini, ma questa non è una pugnalata a Michael”.

Il video di Just Lose It

La caricatura di Jackson compariva più volte anche nel video che prendeva in giro Madonna, MC Hammer, Paris Hilton, Dr. Dre, Britney Spears e i Blink 182.

Michael Jackson, un acquisto incredibile

La risposta al dissing di Eminem arrivò con estrema calma, tre anni dopo. Michael Jackson si comprò per 370 milioni di dollari tutto l’archivio di Eminem e la sua società di pubblicazioni, la Famous Music, che aveva anche la distribuzione di Bjork, Shakira e Beck.

Quando gli chiesero un parere, perché pare che Jackson volesse cancellare Just Lose It dall’airplay di radio e video, la popstar smentì: “Ammiro Eminem. È un grande artista, un innovatore. Ma devo dire che quel video ha sconvolto me e la mia famiglia. Era inappropriato e irrispettoso nei confronti miei, dei miei figli e della comunità in generale. Mi è dispiaciuto comprare i suoi diritti. Ma andava fatto”.

Michael Jackson, che oggi avrebbe 65 anni, ha mantenuto i diritti sulla musica di Eminem fino alla sua morte nel 2009. Eminem se li è ricomprati nel 2016, sette anni dopo la morte di Michael, pagandoli 150 milioni di dollari più del loro prezzo di vendita. Ma la cosa interessante è che pur avendo i diritti sulla musica di Eminem, Michael non ha mai cambiato il testo di Just Lose It. E la canzone non è mai stata rimossa dalla messa in onda digitale, né da quella di Radio e TV.

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